Il bollettino dell’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia sul Newroz 2015
Mentre le celebrazioni del Newroz si susseguono nelle varie città in Kurdistan, con la tradizionale accensione dei fuochi, le delegazioni partite dall’Italia continuano a inviare informazioni sullo svolgimento dei festeggiamenti, sugli incontri con i rappresentanti politici e la popolazione, e in particolare sui cambiamenti e sul significato che questo Newroz rappresenta rispetto anche agli anni passati, quando più forte è stata la repressione, segno di quanta speranza il popolo curdo nutra oggi nella pace e nella libertà, anche dopo aver mostrato al mondo la storica resistenza di Kobane che ha cacciato ISIS dalla città. Diffonderemo tutti gli aggiornamenti e i report tempestivamente.
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Minacce e attacchi alle celebrazioni del Newroz
Almeno 35 persone sono morte e 70 sono rimaste ferite nei multipli attacchi alle celebrazioni del Newroz (nuovo anno curdo) nella città nel cantone di Cezire di Hasake, nel Rojava-Kurdistan occidentale (Siria settentrionale). Continua a leggere
20 marzo 2015: Oggi un po’ a sorpresa la notizia della cancellazione delle feste previste per il Newroz in tutto il cantone di Cezire.[…] Le bande di ISIS hanno minacciato attacchi e si teme che nei grandi assembramenti possano infiltrarsi e fare stragi tra la gente che fa festa. Continua a leggere
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Il video dell’incontro dell’incontro della delegazione italiana in visita a Diyarbakir per il Newroz 2015 con Asya Abdullah co-presidente del Partito dell’unione democratica PYD.
Il Mesaggio di Abdullah Ocalan al Newroz 2015
A TUTTO IL NOSTRO POPOLO
Saluto il nuovo giorno [Newroz] di tutto il nostro popolo e degli amici schierati con la pace, l’uguaglianza, la libertà e la democrazia. La crisi causata dalle politiche neoliberiste imposte a tutto il mondo dal capitalismo imperialista e dai suoi dispotici collaboratori locali porta effetti sulla nostra regione e sul nostro paese. In questo contesto di crisi, le diversità etniche e religiose del nostro popolo e le nostre culture vengono cancellate da guerre identitarie brutali e senza senso. I nostri valori, storici e moderni, della nostra coscienza e politici, non possono essere messi a tacere, né cedere alla rassegnazione di fronte a questo panorama politico. Al contrario è nostra responsabilità religiosa, politica e morale dispiegare un intervento urgente. La nostra lotta per la democrazia, la libertà, la fratellanza e una pace dignitosa per il nostro popolo attraversa ora una fase storica. Questa lotta di quarant’anni del nostro movimento, lotta dolorosa, non è stata invano, ma ora ha raggiunto una fase che non può essere portata avanti allo stesso modo. La storia e il nostro popolo chiedono una soluzione democratica e la pace, propria dello spirito del nostro tempo. Su questa base, ci troviamo di fronte alla missione di avviare il nuovo processo in base ai dieci articoli ufficialmente dichiarati nello storico palazzo Dolmabahçe. Con l’accordo sui principi contenuti nella dichiarazione, vedo la necessità storica di tenere un congresso per fermare la lotta armata intrapresa dal PKK contro la Repubblica turca da quasi 40 anni, e per impostare le strategie e le tattiche sociali adatte al nuovo periodo. Spero che raggiungendo un accordo generale in breve tempo attraverso la commissione per la verità e la riconciliazione, basata sui membri del parlamento e il comitato di monitoraggio, si tenga con successo questo congresso. Ora, con il nostro congresso, il nuovo periodo inizia. In questo nuovo periodo, stiamo entrando in un nuovo processo nella Repubblica turca, sulla base di una cittadinanza costituzionale di liberi ed uguali, come società democratica con un’identità democratica, in pace e in una vita fraterna. In questo modo, per superare i 90 anni di storia piena di conflitti della repubblica turca, stiamo camminando verso il futuro di una pace vera e criteri democratici universali. La vera storia del Newroz è salutare questo processo in vostra presenza. Tuttavia, ciò che è giusto per il nostro paese e il nostro popolo, allo stesso tempo, dovrebbe essere valido per la nostra sacra regione. La realtà dell’imperialismo capitalista degli ultimi duecento in generale, e degli ultimi 100 in particolare, è stata porre le identità etniche e religiose le une contro le altre sulla base del nazionalismo statalista, voglio dire che ha basato la sua esistenza sulla politica del divide et impera fino ad ora!
Dobbiamo essere coscienti che l’ultima forma della brutalità dei poteri imperialisti che non rinunciano alle loro ambizioni sul Medio Oriente, è quella di ISIS. Questa organizzazione forza il significato di brutalità, massacrando curdi, turcomanni, arabi, ezidi e assiri, per non parlare delle donne e dei bambini. Ora è il momento di terminare questo brutale e disastroso corso, e di procedere verso fratellanza e democrazia, in linea con il nostro passato. Sono convinto della necessità di distensione attraverso identità aperte e democratiche, per superare gli stati-nazione caratterizzati da un nazionalismo conflittuale, estenuante, disastroso, attraverso la politica democratica. Per questo, faccio appello agli Stati nazionali a mettere in atto il nuovo tipo di distensione democratica attraverso la politica democratica, e ancora faccio appello agli Stati nazionali a costruire la nuova casa collettiva democratica del Medio Oriente dentro se stessi. Inoltre, faccio appello oggi alle donne e ai giovani i cui cuori battono per la libertà, e che sono la stragrande maggioranza di questa folla, di riuscire con successo in ambito economico, sociale, politico e nella difesa nel prossimo periodo. Infine, saluto la resistenza e la vittoria di Kobani, che ha un grande significato per la nostra regione e anche per il mondo intero. Per questo saluto “l’anima di Eşme” che è stata migliorata come simbolo della nuova storia. Questi punti indicati sopra, sono un invito irripetibile alla ricostruzione, revisione e recupero della società, per la nostra storia e la nostra vita attuale, per dirla in una frase.
Ancora una volta, saluto questo storico Newroz davanti a voi per tutti i popoli del mondo. Viva il Newroz! Viva la fratellanza fra i popoli! Abdullah Öcalan Prigione di Imralı 21 marzo 2015