Sorelle yezide in armi

Vendute come schiave sessuali in Siria o in altri paesi arabi oppure, se profughe, da mesi massacrate di manganellate dai militari turchi alla frontiera con la Bulgaria, un confine che vorrebbero attraversare per cercare – probabilmente senza alcuna speranza – asilo politico in Europa…

Ma sappiamo anche che un numero crescente di donne yezide – spesso molto giovani – ha scelto di unirsi alla resistenza, entrando a far parte delle YPJ, a volte incoraggiate dalle loro stesse madri, come già un anno fa spiegavano due sorelle del villaggio di Ginsor entrate a far parte delle Unità di (auto)difesa delle donne.

Esemplare la vicenda di queste altre tre sorelle della città di Sinjar (chiamata anche Shengal o Shingal), intervistate da Firat News.

 

Tre sorelle nelle fila delle YPJ-Shengal

IMG_8213Continua la partecipazione alle forze di difesa di Shengal, unità prevalentemente composte da yezidi che si sono formate dopo l’occupazione ISIS di Shengal il 3 agosto 2014.

Tre sorelle che hanno aderito alle YPJ-Shengal dopo l’occupazione della città hanno invitato i/le giovani di Shengal ad unirsi alla resistenza contro le bande di ISIS. La partecipazione di tre sorelle alle YPJ-Shengal ha colpito tutti.

Dersim Shengal Kawa, una delle tre sorelle che hanno parlato con ANF, ha detto che sono diventate compagne dopo essersi unite alle forze YPJ-Shengal.

Kawa: il nostro obiettivo è vendicare le donne rapite

Dersim Shengal Kawa ha dichiarato che il loro obiettivo è sempre stato quello di vendicare le donne yezide rapite o massacrate dalle bande di ISIS. Kawa ha detto che erano decise a resistere ai futuri tentativi di massacro ed a liberare Shengal in modo che popolo kurdo possa dimenticare il massacro. Kawa ha invitato tutti/e a partecipare alla liberazione di Shengal, indipendentemente dalla religione, dall’etnia o dalla lingua.

“Abbiamo sostituito i punti interrogativi con la fede e la speranza”

Beritan Sozdar, una delle tre sorelle, ha detto di aver resistito al terrore di ISIS per 11 mesi. Sozdar ha dichiarato che non c’era nulla di più doloroso dell’essere prigioniera nella propria terra, e non avrebbe avuto senso restare a casa ad aspettare un altro attacco.

Sozdar ha ricordato che la popolazione yezida ha resistito a 73 massacri e ha dichiarato che per gli/le yezidi/e era giunto il momento di proteggersi. Sozdar ha detto che sono state prevalentemente le donne ad essere massacrate e rapite, e questo l’ha spinta ad unirsi alle YPJ-Shengal per vendicare queste donne. Sozdar ha affermato che la popolazione di Shengal inizialmente non capiva perché le tre sorelle si sarebbero unite alle YPJ, ma loro hanno presto sostituito i punti interrogativi con la fede e la speranza. Due fratelli di Sozdar si sono uniti alle YPG, e ora uno è sul monte Shengal e l’altro è sul confine del Rojava.

Sozdar ha dichiarato che la loro speranza è stato un respiro di sollievo per la gente di Shengal, e le tre sorelle sono disposte a sacrificare la loro vita se necessario. Sozdar ha detto che come donna yezida non avrebbe abbandonato le donne di Shengal. Sozdar ha dichiarato che le donne non erano impotenti e che sarebbero potute crescere sia militarmente che ideologicamente. Sozdar ha promesso alla popolazione yezida che avrebbe lottato fino all’ultimo.

“Siamo disposte a sacrificare le nostre vite, ma non a rinunciare a Shengal”

Ruken Munzur, una delle tre sorelle, ha spiegato di essersi unita alle YPJ-Shengal per prevenire i futuri tentativi di massacro ed alleviare il dolore di chi vive a Shengal. Munzur ha dichiarato che le sorelle hanno promesso di liberare Shengal e di proteggere la popolazione yezida per il resto della loro vita, al fine di assicurare la liberazione delle quattro parti del Kurdistan. Munzur ha detto che non hanno lasciato Shengal dal massacro avvenuto lo scorso anno, e che non se ne andranno finché la città non sarà liberata. Munzur ha sottolineato che non intendono rinunciare a Shengal, ed ha invitato la popolazione yezida, in particolare le/i giovani, ad entrare nei loro ranghi, per prevenire ulteriori tentativi di strage.

9 luglio 2015

[traduzione nostra da FiratNews]