Verso il 28/11: in piazza anche per la liberazione di Shilan

Shilan veniva arrestata un anno fa e, secondo la corte inglese, dovrebbe farsi 21 mesi di galera.

Abbiamo tradotto parte di un articolo che spiega come, in tutta questa vicenda, Shilan sia in realtà ostaggio degli interessi che legano il Regno Unito alla Turchia e che fanno passare in secondo piano la lotta contro ISIS.

In difesa di Shilan Ozcelik
di Marc Campbell (23 novembre)

[…] Shilan Ozcelik è un agnello sacrificale offerto alla Turchia come parte della criminalizzazione turca della resistenza kurda contro le politiche di annientamento del popolo kurdo.

CUcRypRXAAEd3vFLo Stato turco non poteva tollerare che la lotta kurda contro ISIS diventasse popolare agli occhi del pubblico del Regno Unito, e così Shilan Ozcelik doveva essere condannata, non importa come.

[…] Non importa che lei fosse semplicemente una giovane ragazza kurda di 17 anni che, come tutti noi, era preoccupata per l’ascesa di ISIS ed aveva capito che occorreva fare qualcosa.

Non importa che non fosse nemmeno andata in Siria, ma avesse fatto un viaggio romantico a Bruxelles con un uomo. I dati di fatto non sembrano figurare nel suo processo.

Ho frequentato il processo di Shilan Ozcelik all’Old Bailey per l’intera settimana, e la mia impressione è stata che l’accusa e il giudice stessero lavorando come una squadra per criminalizzare congiuntamente Shilan e condurre la giuria al richiesto verdetto di colpevolezza.

Nonostante la difesa avesse più volte dichiarato che non c’era “uno straccio di prova” per condannarla, il giudice e l’accusa sembravano fare entrambi del loro meglio per profondere a volontà l’etichetta di “terrorista” e le accuse di disonestà, continuando a ricordare alla giuria che si trattava di un caso di “terrorismo” e non della lotta contro ISIS, e che dovevano levarsi dalla testa l’incidente di Parigi come se, apparentemente, non avesse niente a che fare con questo caso, perché si trattava di “terrorismo”. La giuria è stata ripetutamente investita da questa pioggia di accuse contro la povera Shilan.

Il piano era sempre quello: criminalizzare e etichettare i kurdi come “terroristi” e scoraggiare chiunque dal pensare di prendere parte al PKK o alla lotta contro ISIS in Rojava.

Inutile dire che nessuna delle azioni sistematiche del terrorismo di stato della Turchia contro la popolazione civile kurda ha potuto esser portata in tribunale.

Mio figlio ha 17 anni e mi ha colpito dolorosamente che questa giovane ragazza, ora donna, abbia dovuto passare gli ultimi 13 mesi rinchiusa in un carcere di categoria A, etichettata come incallita “terrorista”, quando in realtà lei è una donna dolce, intelligente, che lavora sodo con una personalità pulita e una famiglia amorevole che è preoccupatissima per lei.

Shilan Ozcelik si è comportata con assoluta dignità e orgoglio per tutta la durata del processo e merita tutto il nostro sostegno.

Perché la verità è che, prima di tutto, Shilan Ozcelik non sarebbe mai dovuta essere messa in carcere o sotto processo. Ciò è accaduto soltanto per i rapporti economici e politici tra il Regno Unito e la Turchia.

La criminalizzazione della lotta del popolo kurdo guidata dal PKK è un crimine contro l’umanità, a mio avviso; ha causato incalcolabili danni psicologici e continua ad ostacolare una soluzione politica per quello che è diventato uno dei temi politici più importanti del Medio Oriente. Il PKK non è “terrorista”, ma rappresenta le aspirazioni di milioni di kurdi in Medio Oriente e ha lottato per una soluzione pacifica e negoziata della questione kurda, nonostante il bellicismo e la disonestà dell’attuale governo turco.

Invece dell’acquiescenza verso la “guerra sporca” della Turchia contro i kurdi e anziché criminalizzare i kurdi nel Regno Unito per compiacere la Turchia, il governo del Regno Unito dovrebbe abbandonare la Turchia, che è parte del problema del Medio Oriente, e concentrarsi maggiormente sulla lotta contro ISIS, togliendo il bando al PKK e sostenendo le YPG – che stanno entrambi sconfiggendo ISIS.

Il team di avvocati di Shilan Ozcelik ha presentato oggi un appello contro la sua condanna. Per favore, sostenetela e chiedete la sua immediata liberazione.

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