Verso il 28/11: in piazza anche per la liberazione di Shilan

Shilan veniva arrestata un anno fa e, secondo la corte inglese, dovrebbe farsi 21 mesi di galera.

Abbiamo tradotto parte di un articolo che spiega come, in tutta questa vicenda, Shilan sia in realtà ostaggio degli interessi che legano il Regno Unito alla Turchia e che fanno passare in secondo piano la lotta contro ISIS.

In difesa di Shilan Ozcelik
di Marc Campbell (23 novembre)

[…] Shilan Ozcelik è un agnello sacrificale offerto alla Turchia come parte della criminalizzazione turca della resistenza kurda contro le politiche di annientamento del popolo kurdo.

CUcRypRXAAEd3vFLo Stato turco non poteva tollerare che la lotta kurda contro ISIS diventasse popolare agli occhi del pubblico del Regno Unito, e così Shilan Ozcelik doveva essere condannata, non importa come.

[…] Non importa che lei fosse semplicemente una giovane ragazza kurda di 17 anni che, come tutti noi, era preoccupata per l’ascesa di ISIS ed aveva capito che occorreva fare qualcosa. Continue reading

Urliamolo forte: FREE SHILAN!!!

images Oggi si tiene un’altra udienza del processo londinese contro Shilan Ozcelik, di cui avevamo già parlato qui.

Secondo la corte inglese, Shilan sarebbe “colpevole” di voler combattere contro ISIS con il PKK – che, lo ricordiamo, sta andando avanti a liberare da ISIS, con le altre forze, la zona di Shengal.

In rete e sui social sta girando l’hashtag #FreeShilanTodayUK

Questo il comunicato delle associazioni kurde, pubblicato il marzo scorso da Retekurdistan:

Comunicato delle organizzazioni curde sulla detenzione di Shilan Ozcelik
Rohjelat, 13 marzo 2015

La comunità curda e i sostenitori della lotta curda sono irritati dall’arresto e dalla detenzione della 18enne Shilan Ozcelik, la quale è stata accusata di volersi unire al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) per combattere lo Stato Islamico d’Iraq e di Levante (ISIL/ISIS).
Il governo del Regno Unito nella sua fermezza nel compiacere lo Stato turco, che continua a sostenere ISIS, e a negare il sostegno al movimento armato curdo, le Unità di protezione del popolo (YPG) e le Unità di protezione delle donne (YPJ) ha chiarito che parte sta.
La recente uccisione dell’eroico Konstandinos Erik Scurfield (Kemal) nella battaglia contro ISIS nel Rojava (Siria del nord), ha ottenuto un approccio molto positivo da parte dei media britannici e dell’opinione pubblica. Il governo britannico ha avuto paura di questo appoggio alla lotta curda perché per 100 anni lo Stato del Regno Unito è stato uno dei promotori e sostenitori dell’oppressione curda in Medio Oriente.
Questo è il motivo per cui ha ritardato e non ha sostenuto il rimpatrio di Konstandinos Erik Scurfield e ha criminalizzato la lotta per cui ha sacrificato la sua vita. Continue reading

Libertà per Shilan! Libertà per Gülay! Libertà per Fréderike! Libertà per tutte!!!

images Incomincia oggi, a Londra, il processo a Shilan Ozcelik, diciottenne in custodia cautelare dal marzo scorso, in base al Terrorism Act del 2006, con l’accusa di aver fatto un viaggio in Siria per lottare contro ISIS e aver tentato di unirsi alle Unità di protezione delle donne del PKK.

Ozcelik e la sua famiglia sostengono che fosse andata in Siria per intervenire come operatrice umanitaria e la comunità kurda in Gran Bretagna ha definito questo processo come un “esempio lampante di criminalizzazione selettiva e politica”.

In ogni caso, per noi il dato di fatto effettivo è che combattere contro ISIS in Europa è considerato un reato.

770x500cc-gulay-adile-ertunc2-700x325 I paesi europei, d’altra parte, quando si parla di PKK vanno amorevolmente a braccetto con la Turchia dove, a fine agosto, è stata arrestata Gülay Adile Ertunç, attivista e politica kurda, accusata di sostenere una organizzazione “illegale” per aver raccolto aiuti per i bambini colpiti dalla guerra. Le accuse contro di lei citano il suo ruolo nella costituzione, nel 2012, di un gruppo di solidarietà che ha portato i bambini della città di Van, colpiti dal terremoto del 2011, in viaggio verso il Mar Egeo per aiutarli a superare il trauma. Nel 2015 Gülay ha organizzato progetti di solidarietà per i bambini colpiti dalla guerra a Kobanê. Continue reading