Prostituzione forzata per le profughe dei campi gestiti dallo Stato turco

Avevamo già avuto occasione di scrivere, in questo blog, dei traffici loschi che avvengono nei campi profughi governativi AFAD, centri di attività di ISIS in Turchia. Avevamo anche già scritto a proposito delle profughe ridotte a schiave sessuali per le forze speciali turche. Un paio di giorni fa è apparsa su Firat News la notizia delle prostituzione forzata a cui son costrette le profughe siriane, anche giovanissime, nel campi AFAD.

Donne nei campi AFAD in balia di bande che sfruttano la prostituzione
È emerso che donne siriane che vivono nei campi profughi AFAD (Presidenza per la Gestione dei Disastri e delle Emergenze) gestiti dallo Stato turco a Elbeyli e Islahiye subiscono violenza da parte di bande che sfruttano la prostituzione. Queste bande operano in combutta con funzionari dei campi.

Secondo l’agenzia stampa Dihaber, donne fuggite dalla Siria con le loro famiglie sono state collocate nei campi di Elbeyli e Islahiye e ora vengono spinte alla prostituzione. Un guardiano di sicurezza del campo di Islahiye ha dichiarato: “Bambine tra i 16 e 17 anni in questo campo vengono spinte alla prostituzione. Non sappiamo chi siano i responsabili. Tuttavia i funzionari del campo gli permettono di entrare e uscire liberamente dal campo. Dicono cose come ‘abbiamo a fare del lavoro’ e affermano di avere bisogno di sei o sette persone. Con il pretesto del lavoro portano con sé delle donne e dopo averle fatte prostituire, riportano queste ragazze. Ogni volta la procedura è la stessa”. Continue reading

Schiave sessuali siriane per le forze speciali turche

6-coastguardQuello dei rifugiati è un grande business, si sa. Nel caso della Turchia, lo è non solo per gli accordi criminali voluti dall’Unione Europea – che hanno legittimato la guardia costiera turca ad aggredire i barconi carichi di rifugiati per farli annegare – ma anche perché molti campi profughi turchi sono, in realtà, basi di reclutamento e addestramento dei fondamentalisti diretti in Siria (1 e 2). Ricordiamo, inoltre, che il regime turco già lo scorso gennaio aveva evacuato la popolazione yezida, in fuga da Daesh, dal campo profughi di Nusaybin, per trasformare quest’ultimo nell’ennesimo quartier generale del genocidio della popolazione kurda.
Se tutto questo non bastasse, dalla testimonianza di una giovanissima donna è emerso, nei giorni scorsi, un traffico “istituzionale” di profughe da destinare, come schiave sessuali, alle forze speciali che stanno distruggendo le città del Kurdistan del Nord. Ne ha scritto Jinha in un articolo che abbiamo tradotto e che invitiamo a diffondere quanto più possibile contro il patriarcato che – in Oriente come in Occidente – vampirizza le vite delle donne, tra guerre e frontiere. Continue reading